Finalmente, la Fiat 500 Hybrid è tra noi ed è pronta per portare avanti la lunghissima tradizione delle citycar della Fabbrica Italiana Automobili Torino. Risollevando, al tempo stesso, le vendite e il celebre impianto di Mirafiori, dov'è prodotta.
Prima di dirvi come va la 500 Hybrid, un breve riepilogo dei prezzi: il listino parte da 19.900 euro, per arrivare fino ai 27.400 della Cabrio in allestimento La Prima. La Fiat 500 Hybrid Torino, che ho guidato, costa 20.900 euro. Per la base, la Pop, c'è una promozione di lancio che fa scendere il prezzo a 16.950, con finanziamento.
I tecnici della Fiat (la 500 Hybrid è un progetto italiano fin nel midollo, a partire dal motore) hanno modificato la piattaforma della 500e - che comunque rimane in gamma - per alloggiare il tre cilindri 1.0 Firefly da 65 CV e 92 Nm a 3.500 giri, aiutato da un sistema mild hybrid a 12 volt con motogeneratore a cinghia, in grado di aiutare il benzina in accelerazione con 15-20 Nm di coppia aggiuntivi.
Il termico, con iniezione indiretta e privo di turbo, ha un singolo asse a camme e due valvole per cilindro, ma può contare sul variatore di fase e sulla catena di distribuzione che, in sostanza, non richiede manutenzione (se non dopo elevatissimi chilometraggi).
Gli interni della 500 Hybrid sono grossomodo quelli della 500e, ma con l'aggiunta di tre pedali, della leva del cambio a 6 marce e di un pannello della strumentazione con grafica dedicata. Anche il tunnel centrale è ad hoc. Piacevole il tessuto pied de poule dei sedili, specifico per la 500 Hybrid Torino, così come è riuscita, anche se non è una novità, la fascia centrale della plancia in tinta con la carrozzeria.
L'infotainment, da 10,25”, prevede Android Auto e Apple CarPlay wireless, mentre non si può avere la telecamera posteriore (di serie sulla La Prima, in pacchetto sulla Icon). Davanti si sta comodi, il volante ha un'escursione piuttosto ampia e la leva del cambio è a portata di mano (bene l'abbondanza di tasti fisici); dietro si sta strettini anche in due (la 500 è omologata per quattro), soprattutto per ciò che riguarda lo spazio per le gambe e quello per la testa. Io, che sono alto 1,80 metri, tocco il padiglione. Sulla Torino, lo schienale del divano si può abbattere, ma non in modo separato: in ogni caso, la Fiat dichiara una capacità del bagagliaio di 183 litri.Lunga 363 centimetri, la 500 Hybrid è fatta su misura per muoversi in città. Nonostante i 65 cavalli non possano, per forza di cose, incollare al sedile, nello scatto breve il tre cilindri mostra una discreta brillantezza, prendendo bene i giri. Il cambio è piacevole da manovrare: gli innesti sono ben guidati, l'escursione della leva non troppo ampia. E la frizione è leggera, così come lo sterzo.
Quando si esce dalle mura, soprattutto se si affrontano strade collinari, occorre tirare il collo al motore, che ha perso cinque cavalli rispetto all'unità che equipaggiava Panda e 500 ibride del 2020. In ogni caso, rispetto a queste ultime, la sensazione è che la 500 Hybrid di oggi acceleri con piglio del tutto simile. D'altronde, lo 0-100 km/h dichiarato in 16,2 secondi parla chiaro: vedremo cosa succederà a Vairano. Per darvi un metro di paragone, la 500 Hybrid del 2020 aveva coperto lo 0-100 km/h in 14,2 secondi (dato rilevato dagli strumenti del Centro prove).Per quanto riguarda il consumo, nel test drive cittadino - con qualche piccola digressione extraurbana - ho visto oscillare la media del computer di bordo fra i 13,3 km/l e i 15,4 km/l. L'aiutino del mild hybrid funziona come sappiamo: al di sotto dei 30 km/h, è sufficiente mettere il cambio in folle e togliere il piede dalla frizione per sentire il termico spegnersi. Poi, basta premere il pedale sinistro per vedere la lancetta del contagiri (digitale, ovviamente) riprendere vita.