La piattaforma è la nuova STLA Medium del gruppo Stellantis, su cui il team di designer guidato da Daniele Calonaci ha costruito una macchina importante. Le misure lo confermano: la lunghezza è salita a 4,55 m, con un passo di 2,795 m. Un bel salto rispetto alla generazione precedente, da 4,40 m. Questo si traduce in più spazio per le gambe dei passeggeri posteriori e in un aumento della capienza del bagagliaio, ora di 550 litri (dichiarati dalla Casa). Inoltre, lo schienale posteriore è diviso in modo 40/20/40, rendendo la “cargo-versatilità” davvero significativa.
Dentro la nuova Compass, la plancia su due livelli introduce una nuova concezione degli spazi pratici e dell'ergonomia. I vani per gli oggetti sono aumentati fino a 34 litri (prima erano solo 14) grazie a mensola, pozzetto, vano tunnel (molto, molto capiente) e alle classiche tasche nelle portiere. Al centro svetta un maxi touchscreen da 16” (più largo che alto) con aggiornamenti OTA (over-the-air), connettività Android e Apple e ricarica wireless per lo smartphone. Non manca il confort: materiali ben rifiniti, tessuti tecnici per i sedili (ora refrigerati e pure massaggianti), tappezzeria in gomma e un abitacolo luminoso, grazie al tetto in vetro, completano l'esperienza. Al debutto l'head up display, qui a colori, molto grande e ben visibile in quasi tutte le condizioni di luce.
Come detto, la Compass che testo è la versione e-Hybrid da 145 CV, con motore termico più un'unità elettrica integrata nel cambio a doppia frizione a sei rapporti. Parliamo, quindi, di una mild hybrid che permette di percorrere brevi tratti in elettrico, ma che principalmente affianca il motore benzina nei momenti di maggiore richiesta. In Stellantis definiscono il sistema un "mild a 48 volt", ma visto che le ruote si muovono anche con la sola spinta elettrica, è più che lecito inquadrarlo come sistema full hybrid a tutti gli effetti. Insomma, un propulsore che da qualche anno abbiamo avuto di provare su una pletora di modelli dell'universo Stellantis.
Quando serve brio, il noto 1.2 turbo benzina a tre cilindri entra in scena senza strappi. L'erogazione è lineare, non particolarmente vigorosa ma coerente con i suoi 145 CV: sufficienti per un uso a 360 gradi della Compass. Il cambio a doppia frizione lavora bene nella guida rilassata, mentre tende a mostrare qualche indecisione se lo si provoca con richieste improvvise. E, a proposito di cambio, la nuova rotella sul tunnel non solo è più facile da usare rispetto al famoso cursore in alluminio montato su altri modelli del gruppo, ma finalmente è rapida e reattiva ai comandi, migliorando sensibilmente l'esperienza di guida.
Per quel che riguarda il consumo, la Jeep dichiara una media di quasi 17 km/l, dato che non si discosta troppo da quanto rilevato dal computer di bordo durante questo primo contatto. Lo sterzo privilegia la facilità d'uso: è leggero alle basse velocità (dunque parcheggi ok),. ma accurato a sufficienza per essere godibile anche in montagna. Le sospensioni puntano sul confort e, in questo, centrano il bersaglio: unite alla spalla molto generosa, archiviano le imperfezioni della strada senza troppi complimenti.
Va anche detto che molle, ammortizzatori e barre antirollio hanno una taratura specifica per una SUV che deve cavarsela sia sul sanpietrino del centro che su un passaggio in mezzo al fango. A questo proposito, è interessante anche dare un occhio agli angoli critici in fuoristrada, che per l'occasione sono più favorevoli rispetto alle cugine: 20° attacco, 26° uscita, 15° dosso, così come la capacità di guado di 47 cm.
Sono già aperti gli ordini della nuova Compass e-Hybrid in allestimento Altitude, che affianca la First Edition. Il listino parte da 39.900 euro per la e-Hybrid da 145 CV, con le prime consegne previste entro il primo trimestre del 2026. Costruita nello stabilimento di Melfi sulla piattaforma, la nuova Compass è disponibile anche nella variante full electric da 159 kW (213 CV), con batteria da 74 kWh, per un'autonomia dichiarata, nel ciclo Wltp, fino a 500 km. In questo caso si attacca a 46.500 euro per la Altitude, sino a 49.000 euro della più completa First Edition.
E la 4x4? Per ora, la trazione integrale è prevista solo sull'elettrica più “specialistica”, da ben 375 CV, che arriverà più avanti, insieme alla variante da 231 cavalli a trazione anteriore con batteria da 92 kWh e più di 700 km di autonomia.