La
Formula 1 torna in scena sulle strade della capitale azera per il diciassettesimo appuntamento della stagione, il Gran Premio dell'Azerbaijan. Il Baku City Circuit, con i suoi 6,003 km, è un tracciato paradossale: un mix di cunicoli medievali dove a malapena passa una monoposto, curve veloci e rettilinei da oltre 300 km/h per uno spettacolo davvero unico nel suo genere. Qui si vince solo azzeccando ogni dettaglio ed è proprio questo che rende la gara del Mar Caspio tanto affascinante quanto imprevedibile.
Un terno al lotto. Il Gran Premio dell'Azerbaijan è una presenza relativamente recente nel calendario iridato: ha debuttato nel 2016 con la denominazione di Gran Premio d'Europa, per poi assumere l'attuale nome dall'anno successivo. In otto edizioni disputate, il circuito di Baku ha già costruito una reputazione unica: è stato spesso teatro di gare imprevedibili e spettacolari, con ben dieci ingressi della Safety Car e numerosi colpi di scena che hanno ribaltato i pronostici. La Red Bull è il team più vincente con tre successi, seguita dalla Mercedes con due, mentre la Ferrari, nonostante cinque pole position (più di qualunque altra squadra), non è mai riuscita a imporsi in gara. Indimenticabile l'edizione del 2017, probabilmente la più caotica di sempre, con contatti, bandiere rosse e la vittoria a sorpresa di Ricciardo partito decimo, così come resta impressa la clamorosa foratura di Verstappen a pochi giri dal traguardo nel 2021, quando sembrava lanciato verso un successo facile. A Baku, insomma, nulla è mai scontato: qui la velocità conta, ma a fare davvero la differenza sono lucidità e sangue freddo.
McLaren a un passo dal titolo. La stagione europea è ormai alle spalle e a Baku potrebbe già arrivare il primo verdetto ufficiale: alla McLaren bastano 9 punti più della Ferrari per chiudere la partita iridata nel campionato Costruttori e replicare il trionfo del 2024. Ma il tema caldo, ora, è un altro: come gestire la rivalità tra Oscar Piastri e Lando Norris per il titolo piloti? La squadra di Andrea Stella si ritrova davanti a un bivio raro in F1 moderna: far correre i suoi due alfieri a viso aperto o imporre ordini di scuderia nel momento clou. Dietro, invece, infuria una battaglia tutta incerta e tutta da gustare con Ferrari, Red Bull e Mercedes che si contendono un secondo posto che può cambiare padrone a ogni weekend. Ancora più serrata la corsa per il quinto posto costruttori, dove troviamo Williams (86 punti), Aston Martin (62), Racing Bulls (61) e Sauber (55) separate da pochi punti, mentre Haas (44) e Alpine (20) sembrano ormai destinate a chiudere la classifica.
Un circuito che non perdona. Baku è un rebus ingegneristico: servono deportanza e trazione per districarsi nelle curve lente, ma anche bassissima resistenza aerodinamica per volare nel lunghissimo tratto finale da oltre due chilometri. A complicare tutto ci pensa l'asfalto cittadino, poco gommato e incline al graining, con una probabilità altissima di Safety Car: dieci ingressi in otto edizioni, la vettura di sicurezza ha percorso quasi il 10% dei giri complessivi. Come se non bastasse, la Pirelli ha deciso di rimescolare le carte: porterà la terna più morbida della gamma 2025, ossia C4 Hard, C5 Medium e C6 Soft, aprendo la porta a possibili strategie a due soste. Il raffreddamento sarà un fattore cruciale: nei lunghi rettilinei le gomme rischiano di raffreddarsi troppo, rendendo delicata ogni fase di ripartenza.
Come vedere la gara in tv. Il weekend del Gran Premio d'Azerbaijan prenderà il via venerdì 19 settembre con le prime due sessioni di prove libere, entrambe in diretta su Sky Sport F1 e NowTV. Sabato 20 settembre si tornerà in pista alle 10:30 per l'ultima sessione di libere, seguita alle 14:00 dalle qualifiche che definiranno la griglia di partenza. La gara scatterà domenica 21 settembre alle 13:00, sempre in diretta su Sky Sport F1 e NowTV, mentre su TV8 sarà trasmessa in differita alle 16:00, con le qualifiche in replica il sabato alle 17:00.