Pichetto: "Sul Green Deal c'è da trattare, è questione di interesse nazionale"


Data inizio: 02-07-2025 - Data Fine: 02-09-2025


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Sulla revisione del Green Deal "c'è da trattare fino in fondo. Non è una questione romantica, ideologica, ma è una questione di interesse nazionale. Bisogna trattare, toccare tutti i punti. L'attuale approccio da parte della Commissione è molto più pratico e io sono convinto che la valutazione sarà positiva". Così Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, è tornato, durante Teos 2025, il nostro evento dedicato alla sostenibilità, sulla questione dell'attivazione della clausola di revisione del bando delle endotermiche al 2035. 

Il tema energetico. Il ministro, intervistato dal nostro direttore Gian Luca Pellegrini, ha quindi ribadito le sue critiche all'elettrico: "Io convinto che nel 2035 l'elettrico sarà una parte del sistema. Non faccio un mago, non so dire se sarà al 60, 70, 80 o 50%, ma oggi la diffusione in Italia è scarsa per una ragione soprattutto economica". In sostanza, c'è un problema di prezzi ancora troppo alti. Del resto, in Italia c'è anche un altro problema da affrontare: "Abbiamo acora un paio di milioni di Euro 1 ed Euro 2: chi ce l'ha la tiene, non la vende. E se la cambia, non va a comprare un'auto elettrica da 60 mila euro. Pichetto Fratin, intervistato dal nostro direttore Gian Luca Pellegrini, ha anche affrontato il tema dell'energia, parlando di gas, fonti rinnovabili e nucleare. Inoltre, non è mancato un passaggio sulla cosiddetta sindrome "nimby" (acronimo inglese per Not In My Back Yard, "Non nel mio cortile"). Il ministro ha sottolineato come nessuno voglia le fonti rinnovabili o il gas, "ma tutti hanno un cellulare in mano" e vogliono consumare elettricità. 

 

 




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