La DS N°8 porta al debutto un nuovo linguaggio stilistico, una piattaforma dedicata e soluzioni tecniche inedite per la marca francese. È lunga 4,83 metri, con stile da Suv-Coupé e fino a 750 km di autonomia dichiarata. Nasce in Italia, a Melfi, sulla piattaforma Stla Medium, monta batterie da 72 o 97,2 kWh ed è disponibile sia con trazione anteriore sia integrale, con potenze fino a 350 CV. L'abbiamo guidata in anteprima per scoprire se, oltre al design ricercato, c'è anche sostanza.
Che autonomia! Trovare 750 km di autonomia indicati sul quadro strumenti non è certo una novità... se si parla di una berlina con motore termico e serbatoio pieno. Ma leggere lo stesso numero a bordo di un'elettrica cambia radicalmente le prospettive. È un numero che cattura lo sguardo, soprattutto quando si è abituati a fare i conti con stime ben più conservative. E, almeno all'inizio, fa un certo effetto.
Design e aerodinamica. Prima di entrare nel dettaglio dei consumi reali e dell'autonomia effettiva registrata nel nostro test su strada, è giusto capire com'è fatta questa DS N°8. Il frontale introduce la nuova griglia DS Luminascreen, retroilluminata a LED, affiancata da fari ispirati alla concept Aero Sport Lounge. La verniciatura Paintjet applicata a freddo, i cerchi ottimizzati, il fondo carenato e gli airflap attivi portano il Cx a 0,24, per un guadagno di circa 70 km di autonomia nel ciclo Wltp.
Abitacolo hi-tech. L'interno mescola materiali pregiati (pelle Nappa, Alcantara, inserti in alluminio o effetto legno) a una tecnologia immersiva: display centrale da 16” con sistema DS Iris 2.0 integrato a ChatGPT, strumentazione da 10,25” e un tunnel centrale razionale. Tra le soluzioni originali: bocchette del clima nei poggiatesta, insonorizzazione ai vertici con 2,1 m² di materiale fonoassorbente e vetri acustici da 3,96 mm. Due allestimenti: Pallas e Étoile.
Batterie e motori. Solo elettrica, la DS N°8 è proposta in tre varianti: motore da 230 CV, trazione anteriore, batteria da 72 kWh netti per un'autonomia di 572 km nel ciclo Wltp; 245 CV, trazione anteriore e batteria da 97,2 kWh netti, per la bellezza, come detto, di 750 km di autonomia; infine, la versione bimotore AWD da 350 CV, 511 Nm e 680 km di range. Per tutte le varianti, la velocità massima è autolimitata a 190 km/h, mentre il peso varia tra i 2.100 e i 2.300 kg.
Tanto confort. Al volante, la DS N°8 punta tutto sul confort. Il silenzio è quasi totale, anche ad andature autostradali. Le sospensioni sono morbide ma ben controllate e il baricentro basso aiuta a contenere rollio e beccheggio. La variante a doppio motore da 350 CV offre uno 0-100 in circa 5 secondi, ma la spinta è sempre progressiva, mai brutale. La trazione integrale migliora la motricità ma è tarata per favorire compostezza. Il comportamento è da granturismo moderna. La frenata rigenerativa è modulabile su più livelli e il pedale del freno è preciso. L'assistenza alla guida è ben calibrata e mai invasiva. Serve un minimo di adattamento per entrare in sintonia con il volante a razze incrociate: una soluzione stilistica originale, che però sulle prime può risultare meno intuitiva da impugnare rispetto a forme più tradizionali, soprattutto nei cambi di direzione rapidi o nelle manovre strette.
I consumi. Nel nostro test su percorso misto la media è stata di circa 18 kWh/100 km - un dato piuttosto incoraggiante per una segmento D di due tonnellate. Ancora più interessante è la prestazione in autostrada: a velocità di codice, la N°8 si è tenuta comunque sotto i 20 kWh/100 km, il che farebbe presagire autonomie superiori ai 500 km reali. Come sempre, ci riserviamo di provare a fondo la nuova DS N°8 non appena varcherà i cancelli del Centro Prove, per tutti i rilevamenti strumentali.
Prezzi. La DS N°8 sarà prodotta a Melfi e arriverà in Italia nella seconda metà del 2025. I prezzi partono da circa 59.000 euro per la versione base, per salire a circa 80 mila per la top di gamma.