La Ferrari 499P, per il terzo anno consecutivo, è sul gradino più alto del podio a Le Mans. A vincere la 93ª edizione della maratona francese è la #83 di AF Corse, vettura privata gestita dalla AF Corse e affidata a Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson. La Giallo Modena si prende i riflettori in un finale al cardiopalma, difendendosi dal ritmo indiavolato della Porsche #6 ufficiale. È la terza affermazione consecutiva per la Hypercar del Cavallino, ma la prima per un team non ufficiale. Dopo i successi del 2023 e del 2024, la Ferrari completa la sua personale tripletta con tre 499P diverse, a dimostrazione della bontà del progetto nato a Maranello.
Hypercar: il Cavallino non si ferma. La gara è stata una sfida strategica, più che di pura velocità pura. Dopo una notte in controllo, è stata la penalità inflitta alla #51 di Calado, Pier Guidi e Giovinazzi a spalancare le porte alla #83, brava a gestire il vantaggio costruito nella parte centrale della gara. Un errore costato caro e che ha vanificato la corsa della #51 che, alla fine, è comunque salita sul podio alle spalle della Porsche. Quarta la #50 di Fuoco-Nielsen-Molina, che si conferma solida anche se mai realmente in lizza per la vittoria. Grande amarezza in casa Porsche: la #6 di Estre, Campbell e Vanthoor è stata l'unica vera minaccia per la Ferrari, ma ha dovuto cedere nel finale, rimandando ancora il sogno della 20ª vittoria a Le Mans. Toyota chiude con un sesto posto con la #7, mentre l'altra GR010 Hybrid #8 è crollata domenica mattina per un problema tecnico. Cadillac piazza una sola vettura nella Top5, la #12 di Stevens-Lynn-Nato. Deludono invece le Peugeot, ancora troppo lontane dalla vetta. Buona la prima per le Aston Martin Valkyrie: al debutto, chiudono in fondo, ma hanno portato a termine la gara senza problemi.
LMP2: Inter Europol vince all'ultimo respiro. La battaglia nella categoria LMP2 si è decisa nei minuti finali. La Oreca #43 di Inter Europol Competition, condotta da Yelloly-Dillmann-Smiecchowski, si è ripresa la leadership con un sorpasso capolavoro nelle curve Porsche, dopo una penalità che sembrava averla estromessa dalla lotta. La VDS Panis Racing (#48) ha accarezzato il sogno fino a 16' dalla fine. Sul podio anche la AO by TF #199, protagonista di una gara di rimonta tra errori e penalità, ma prima nella sottoclasse PRO/AM. Top5 completata dalla Iron Lynx-Proton #9 e dalla TDS Racing #29, che si prende la piazza d'onore PRO/AM davanti alla Proton #11 e alla United Autosports #22. Buona la gara anche della AF Corse #183, chiusa all'undicesimo posto assoluto.
LMGT3. Qui è la Porsche #92 di Manthey Racing - con Riccardo Pera, Ryan Hardwick e Richard Lietz - a trionfare dopo una notte perfetta, in cui la Safety Car ha permesso loro di guadagnare terreno sugli avversari. Per il pilota toscano è una vittoria pesantissima, che conferma il valore del progetto Porsche anche nella nuova era GT3 del WEC. Seconda una straordinaria Ferrari #21 di Vista AF Corse con Rovera-Mann-Heriau, mentre il terzo gradino va alla Corvette #81 preparata da TF Sport. Solo quarti i poleman di Aston Martin (#27), calati nel finale. Chiudono la Top10 la Lexus #87, la Porsche #90, la Corvette #33, la Ferrari-Kessel #57, la Ford-Proton #77 e la Corvette-AWA #13. Delusione per Valentino Rossi e le BMW-WRT: il Dottore è ancora una volta tradito da problemi tecnici, mentre McLaren, Mercedes e Iron Dames restano lontane dalla zona podio.