Via libera all'emendamento sulle multe


Data inizio: 08-05-2025 - Data Fine: 08-07-2025


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L'atteso emendamento ai regolamenti comunitari sulle emissioni di anidride carbonica di auto e furgoni si può ormai dare per adottato nel corpus normativo dell'Unione Europea. Il Parlamento, infatti, ha votato a favore della proposta di modifica inserita dalla Commissione nel Piano d'Azione dello scorso marzo: i sì sono stati 458 e i no 101, mentre 14 deputati si sono astenuti.

I prossimi passi. Ora, manca solo un passaggio prettamente tecnico legato al meccanismo di funzionamento delle istituzioni comunitarie. Lo stesso Parlamento ha deciso di trattare la questione dell'emendamento tramite una procedura d'urgenza al fine di accelerarne l'adozione, accogliere l'invito del presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, per una rapida approvazione ed evitare un procedimento ordinario che avrebbe comportato mesi e mesi di dibattiti e ritardi. Ora, per entrare in vigore, il testo necessita solo del via libera formale del Consiglio Ue, che proprio ieri ha adottato lo stesso provvedimento proposto dalla Commissione, senza apportare alcuna modifica.

Bene, ma non basta. L'emendamento, che introduce maggior flessibilità nelle sanzioni per lo sforamento dei limiti emissivi (i costruttori potranno rispettare gli obblighi per gli anni 2025, 2026 e 2027, calcolando la media delle loro prestazioni nel triennio e non nei singoli anni) rischia di rivelarsi un fuoco di paglia senza ulteriori misure di sostegno al settore o correttivi alle attuali politiche comunitarie. A tal proposito, il presidente dell'Anfia, Roberto Vavassori, ha rinnovato i suoi dubbi prima del voto parlamentare: "Seppur non risolutrice dell'annoso tema della sanzioni, l'adozione della misura, concedendo ai costruttori un più ampio respiro temporale per il raggiungimento dei target, deve essere il primo e fondamentale passo del più ampio e complesso percorso di revisione regolamentare settoriale che Anfia auspica possa concretizzarsi in questa legislatura europea, anche grazie al sostegno del governo e dei membri italiani al Parlamento europeo". Dello stesso tono il commento dell'Acea. Secondo il direttore generale Sigrid de Vries, l'emendamento "è un passo nella giusta direzione, perché riconosce le complessità e le difficoltà persistenti del mercato automobilistico". Tuttavia, "le sole flessibilità immediate non sono sufficienti a rimettere in carreggiata la transizione e la revisione" del regolamento sulle emissioni promessa nel Piano d'Azione "sarà un elemento essenziale per definire una strategia di decarbonizzazione a lungo termine".




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