La rinascita di Martorell: il 2024 è da record


Data inizio: 13-03-2025 - Data Fine: 13-05-2025


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Negli ultimi anni, l'industria dell'auto ha riservato diverse sorprese: quello che fino a pochi mesi fa sembrava scritto nella pietra, oggi non vale più. Emblematico è il caso di Seat, un marchio dato per spacciato nell'era dell'elettrificazione anche per espressa volontà dei vertici del gruppo Volkswagen, intenzionati a trasformarlo in un operatore della mobilità leggera per puntare tutto sulla Cupra. Oggi, molto è cambiato, se non tutto: il gruppo Seat ha infatti chiuso il 2024 con risultati ai massimi storici. E questo grazie non solo all'ascesa del marchio voluto da Luca de Meo, ma anche al rinvigorimento del brand catalano.

I dati. L'anno scorso, il costruttore di Martorell ha visto le vendite crescere del 7,5% a quota 558.100 unità, mentre il fatturato è salito dell'1,4% a 14,5 miliardi. L'utile operativo è migliorato dell'1,3% a 633 milioni, per un margine stabile al 4,4%, mentre i profitti sono scesi di 25 milioni a 537 milioni. Cupra ha fornito una spinta decisiva ai risultati commerciali con le sue 248.100 vendite (+7,5% sul 2023), una gamma in continuo rinnovamento (sette lanci negli ultimi sette anni) e una crescita difficile da riscontrare nel panorama automobilistico europeo: dalla sua nascita, il brand ha venduto 800.000 auto in tutto il mondo e ora è sulla buona strada per raggiungere la soglia del milione entro la fine del 2025. Cupra ha anche svolto un ruolo chiave nel rilanciare la redditività aziendale, aumentando del 35% il fatturato per singola auto a partire dal 2019. Detto questo Cupra, che oggi vale quasi il 50% dei ricavi, non ha offuscato completamente il marchio gemello: Seat, infatti, ha chiuso il 2024 con 310 mila vendite e una crescita del 7,5%.

Le prospettive. Un aspetto da non trascurare è quello degli investimenti, arrivati negli ultimi cinque anni a 5,4 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi solo nel 2024 (+11%). L'impegno economico, supportato da una generazione di cassa sempre positiva (l'anno scorso i flussi sono cresciuti del 4% a 1,3 miliardi) è volto anche  a preparare la Seat a un futuro denso di incertezze, come ha segnalato l'amministratore delegato Wayne Griffiths durante la presentazione del bilancio 2024: "Dopo un anno molto intenso, abbiamo registrato i migliori risultati finanziari della nostra storia. I numeri da record del 2024 sono la conseguenza degli sforzi che abbiamo profuso negli ultimi cinque anni per costruire un futuro più redditizio per la nostra azienda”, ha detto il manager inglese. "Tuttavia, è chiaro che la triplice sfida del rallentamento delle elettriche, dell'aumento della concorrenza da parte della Cina e di un panorama tariffario instabile è significativa e richiede maggiore flessibilità per pianificare il futuro”. Fanno testo gli effetti dei dazi europei sulla Tavascan prodotta in Cina (“per noi sono insostenibili, dobbiamo trovare una soluzione”, dice l'ad) e dell'onda lunga delle nuove barriere doganali degli Stati Uniti, che non cambiano, e anzi rafforzano, il proposito di portare il marchio Cupra sul mercato statunitense entro la fine del decennio. Questo, ovviamente, senza dimenticare il generale rallentamento dell'economia globale e le incertezze del contesto regolatorio. A tal proposito, Griffiths è tornato a chiedere alle istituzioni europee e spagnole un “impegno chiaro” sull'elettrificazione e, in particolare, sulle infrastrutture di ricarica e sul miglioramento della competitività dell'industria sul fronte dei costi. In ogni caso, l'ad non ha mancato di lanciare un avvertimento: alla fine “sono i consumatori a decidere”, ma serve qualcosa di più da parte delle istituzioni. ”L'industria automobilistica in Europa e Spagna è a rischio. L'elettrificazione è irreversibile ed è il nostro obiettivo, ma ci vogliono coraggio e fiducia”. L'avvertimento a Bruxelles è chiaro: “Ben venga il pragmatismo, ma non si possono imporre delle scelte ai consumatori". 

Il piano. Intanto, Griffiths ritiene che la Seat sia nella “giusta direzione”, grazie anche alle strategie di elettrificazione del piano Future: Fast Forward. La Seat, grazie al sostegno del Gruppo Volkswagen e della consociata PowerCo, ha stanziato 10 miliardi di euro per trasformare la Spagna in un polo di riferimento per la mobilità elettrica in Europa. Una parte significativa delle risorse, ossia 3 miliardi di euro, è destinata ad ammodernare la storica fabbrica di Martorell, che proprio l'anno scorso ha registrato il record storico di volumi produttivi con 481.020 vetture, una crescita dell'8,5% sul 2023 e un record giornaliero di 2.642 auto, ben oltre la capacità tecnica di 2.500 pezzi che si cercherà di mantenere anche nel 2025. 

L'espansione e i nuovi modelli. L'impianto di Martorell, che impiega ormai oltre 11 mila persone e dalla sua inaugurazione - oltre 30 anni fa - ha prodotto 12 milioni di esemplari di 45 modelli diversi, è nel pieno di una fase di trasformazione ed espansione delle strutture industriali. Con un investimento di 300 milioni di euro, si sta realizzando un nuovo edificio dedicato alla produzione di pacchi batterie solo per elettriche, con una capacità a regime di 300 mila pezzi l'anno e una forza lavoro totale di 500 addetti: il sito sarà completato entro la fine dell'estate, quando è previsto l'inizio della fornitura dei pacchi per le Cupra Raval e le Volkswagen ID.2. Le due elettriche saranno assemblate su una catena apposita, che attualmente è oggetto degli ultimi preparativi per la produzione dei modelli di pre-serie La Raval sarà presentata al Salone di Monaco di settembre, mentre l'avvio dell'assemblaggio del modello definitivo è previsto per la prima metà del 2025. L'obiettivo è sfornarne 1.200 al giorno ma, come per le batterie, il trend dei volumi dipenderà dall'andamento della domanda per le elettriche, oggi più incerta che mai. Vale per la Seat, come per tutti i costruttori europei.  




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