La Mercedes ha consegnato a Papa Francesco una nuova Papamobile, realizzata sulla base della nuova Classe G elettrica, che verrà utilizzata per gli spostamenti del pontefice durante il Giubileo del 2025 che inizierà il prossimo 1 gennaio. La Casa tedesca è tra i principali fornitori di automobili per lo stato del Vaticano, e negli ultimi decenni il capo della Chiesa ha spesso utilizzato le auto speciali basate sulla Classe G.
Una “sportiva” a ruote alte. La Classe G da cui sono partiti i tecnici della Mercedes per la realizzazione artigianale della nuova Papamobile, costruita in un unico esemplare, è la nuova G580 elettrica: questa versione si distingue dalle termiche per il frontale chiuso, il cofano e il montante anteriore ridisegnati, e i cerchi di lega specifici con funzione aerodinamica. Quattro i motori elettrici, uno per ruota, per una potenza complessiva di 587 CV e 1.164 Nm, capaci di spingere l'auto da ferma a 100 km/h in 4,7 secondi. Prestazioni da vera sportiva, che con ogni probabilità non interessano granché al Pontefice (ma non si sa mai...). La batteria da 116 kWh netti consente un'autonomia di 473 km dichiarati nel ciclo Wltp.
Le modifiche della Papamobile. Verniciato nel classico bianco perla, questo esemplare è stato modificato nel powertrain per sfruttare al meglio "i vantaggi della trazione integrale con quattro motori elettrici sulle singole ruote per lo scopo speciale dei viaggi lenti in occasione di manifestazioni pubbliche". Al posteriore la panchetta è stata sostituita da un sedile singolo, al centro, girevole e regolabile in altezza. Dietro questa seduta si trovano due poltroncine singole, per eventuali altri passeggeri. Rimosso il tetto, mentre il montante centrale è stato modificato per integrarsi nella fiancata. Non manca un hardtop separato, molto alto, per proteggere il Pontefice in caso di pioggia. La portiera posteriore sinistra è stata saldata al resto della carrozzeria, e quella destra mantenuta, ma con l'apertura sul lato opposto.
L'incontro. Alla consegna dell'auto, presso la basilica di San Pietro a Roma, il pontefice ha incontrato l'amministratore delegato della Mercedes-Benz Ola Källenius, Britta Seeger, responsabile vendite e marketing del consiglio di amministrazione, e Marc Langenbrinck, ceo di Mercedes-Benz Italia. Insieme a loro sono stati ricevuti anche alcuni degli ingegneri e dei tecnici che hanno costruito fisicamente l'auto, un lavoro che ha coinvolto maestranze dell'Austria, della Germania e dell'Italia, e che è durato circa un anno.
Il precedente. In realtà, quella consegnata in questi giorni a Papa Francesco non è la prima vettura elettrica regalata al pontefice: occorre tornare indietro di parecchi anni, al 2017, per scoprire che già la Nissan aveva donato una Leaf, il suo primo modello 100% elettrico, dotata di un pannello fotovoltaico sul tetto.