Il sindacato dei metameccanici tedeschi passa dalla parole ai fatti nella vertenza in corso con la Volkswagen sul rinnovo del contratto di lavoro. Il comitato per le contrattazioni collettive dell'IG Metall ha votato all'unanimità la proposta di proclamare, già nei primi giorni di dicembre, degli "scioperi di avvertimento": si tratta di una particolare modalità di protesta propedeutica alle forme di mobilitazione vere e proprie e caratterizzata da astensioni dal lavoro temporanee o comunque limitate.
La minaccia. Con il voto del comitato si concretizza la minaccia lanciata dal negoziatore capo dell'IG Metall, Thorsten Gröger, al termine di un terzo round di colloqui inconcludente con la direzione aziendale. "Raccomanderemo al comitato di contrattazione collettiva di indire scioperi di avvertimento presso le sedi della Volkswagen quando scadrà l'obbligo di non sciopero, vale a dire a partire dall'1 dicembre", ha dichiarato Gröger, lanciando un ulteriore avvertimento al costruttore di Wolfsburg sull'intenzione del sindacato di proclamare uno sciopero come non "si vede da decenni in Germania" pur di aumentare le pressioni sui vertici e convincerli ad accettare la richiesta del sindacato di cancellare qualsiasi ipotesi di chiusura per gli stabilimenti o di licenziamento per il personale.
Pronti allo scontro. Il sindacalista si è dimostrato ancor più battagliero dopo la riunione del comitato. "L'azienda rimane aperta alla possibilità di chiusure di impianti e licenziamenti di massa", ha spiegato Gröger. "Tutto ciò determina la nostra minaccia di una disputa sindacale con un'intesità che il Paese potrebbe non aver visto da tanto tempo. Non volevamo questo scontro e abbiamo persino presentato al tavolo dei negoziati delle proposte, che per noi vanno oltre i limiti di ciò che è fattibile. La durata e l'intensità dello scontro dipende dalla Volkswagen". Per ora, non c'è una data precisa sulle prime mobilitazioni. La pace sindacale scade il 30 novembre e, pertanto, è possibile organizzare scioperi di avvertimento già dal giorno successivo e in qualsiasi impianto interessato dal rinnovo del contratto: i negoziati riguardano circa 120 mila dipendenti degli impianti di Wolfsburg, Braunschweig, Hannover, Salzgitter, Emden e Kassel, nonché Volkswagen Financial Services, Volkswagen Immobilien GmbH e dx.one GmbH. Tra l'altro, il sindacato ha ricordato quanto avvenuto in passato: agli ultimi scioperi del 2021 hanno partecipato migliaia di lavoratori ma allora c'erano ancora delle limitazioni legate alla pandemia del coronavirus. Nel 2018, invece, oltre 50 mila persone decisero di incrociare le braccia e di lasciare la loro postazione di lavoro.