Da qualche giorno, attorno alla riforma del Codice della strada approvata dal parlamento il 20 novembre, se ne sentono di tutti i colori. Come spesso capita nei casi in cui la lettura della legge è particolarmente complessa, non tutto quello che si sente dire in giro è vero. Prendiamo le multe. Si è parlato, alla vigilia dell'approvazione del disegno di legge da parte del Senato – che non ha modificato il testo approvato a marzo dalla Camera – di sanzioni fino a 4 mila euro per eccesso di velocità o di sanzioni fino a 1.400 euro per l'uso del cellulare alla guida. In alcuni casi si tratta di errori, in altri di imprecisioni. Può dunque essere utile fare un po' di chiarezza, sia sul meccanismo che disciplina l'applicazione delle sanzioni sia sulle reali modifiche approvate dal parlamento.
Le multe non sono variabili. Il primo aspetto da chiarire è che gli importi delle multe non sono variabili tra un minimo e un massimo. È vero che la legge parla sempre di “sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro X a euro Y”, ma l'importo indicato sul verbale è sempre quello più basso. Solo nel caso in cui la sanzione non sia pagata nel termine dei canonici 60 giorni l'importo sale automaticamente alla metà del massimo, il cosiddetto “massimo edittale” pari a quattro volte l'importo “base”.
Per esempio, la nuova sanzione per la guida con il cellulare è di 250 euro, con un massimo edittale di 1.000 euro. Quindi, se si dovesse essere sorpresi a guidare facendo uso del cellulare, nel verbale sarà indicata una sanzione di 250 euro. Se però la multa non viene pagata entro 60 giorni dalla notifica, la sanzione salirà automaticamente a 500 euro, che sarà la somma da pagare a partire dal 61° giorno. La stessa somma che, gravata delle spese e della maggiorazione del 10% per ogni semestre, sarà successivamente richiesta mediante cartella esattoriale in caso di mancato pagamento (ma in genere arriva prima un avviso bonario). In nessun caso, comunque, la multa salirà a mille euro.
Questa regola non vale per le ammende, ossia per le somme da pagare in seguito a una condanna penale, come accade per esempio nella guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, il cui importo è effettivamente stabilito dal giudice in una misura compresa tra il minimo e il massimo.
Ecco quali sanzioni stanno per aumentare. La seconda cosa da sapere è che le situazioni in cui le multe per violazione di una norma di comportamento sono state aumentate con la riforma del Codice – o in cui sono state introdotte perché prima non erano previste – sono veramente poche. Di seguito gli importi delle sanzioni che effettivamente saliranno (o che arriveranno) quando la legge entrerà in vigore, ossia 15 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tutte le altre restano invariate (ma saranno soggette all'aumento automatico biennale previsto dalla legge per tenere conto dell'inflazione).
Uso del telefono alla guida. Passa dai 165 euro attuali a 250 euro la multa per chi usa telefono, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi durante la guida. Alla seconda violazione in un biennio, la multa sale dai 165 euro attuali a 350 euro.
Tolleranza zero sull'alcol. Multa di 158 euro per chi viola il divieto di circolare con zero alcol (codice 68 sulla patente). Multa di 316 euro, invece se, pur avendo l'obbligo di utilizzo dell'alcolock (codice 69 sulla patente), si circola su un veicolo che ne è privo oppure se il dispositivo è stato alterato, manomesso o non è funzionante.
Guida in stato di ebbrezza. Le sanzioni e le ammende per la guida in stato di ebbrezza (ossia con tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l) sono aumentate di un terzo se il conducente precedentemente condannato per il reato di guida in stato di ebbrezza, ossia con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, ha sulla patente i codici 68 (“Niente alcol”) o 69 (“limitazione dell'uso” a veicoli dotati di alcolock).
Velocità. Multa di 220 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni per chi supera di oltre 10 (ma non oltre 40 km/h) il limite di velocità all'interno del centro abitato per almeno due volte nell'arco di un anno.
Sosta negli stalli disabili. Sale da 80 a 165 euro la multa per chi sosta negli spazi riservati ai disabili con ciclomotori o veicoli a due ruote. Sale da 165 a 330 la multa per chi sosta negli spazi riservati ai disabili con altri veicoli.
Sosta in corsie preferenziali o fermate bus. Aumenta da 41 a 87 euro la multa per chi sosta alla fermata dei mezzi pubblici o nelle corsie preferenziali con ciclomotori e motoveicoli a due ruote. Aumenta da 87 a 165 euro la multa per chi sosta alla fermata dei mezzi pubblici o nelle corsie preferenziali con altri veicoli.
Sorpasso di veicoli della Polizia. Sulle strade con carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, è vietato il sorpasso di veicoli di polizia stradale impegnati nel rallentamento della marcia dei veicoli, o nella regolazione del flusso veicolare al fine di prevenire situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di persone sulla carreggiata. In questa situazione, i conducenti hanno anche l'obbligo di attivare il funzionamento simultaneo di tutti gli indicatori di direzione (le cosiddette “quattro frecce”). Multa di 167 euro e sospensione della patente da uno a tre mesi per chi viola questa nuova norma.
Attraversamento di passaggi a livello. Salgono da 87 a 200 euro le sanzioni per chi viola le norme sull'attraversamento dei passaggi a livello. Resta a 87 euro la sola multa per attraversamento con semibarriere ancora in movimento di apertura.
Esercitazioni alla guida di veicolo a due ruote con passeggero. I conducenti autorizzati a esercitarsi per conseguire le patenti di categoria AM, A1, A2 e A non possono in alcun caso trasportare passeggeri. Per chi viola questa norma la multa è di 100 euro. La stessa multa è prevista per il passeggero.