Annunciati 4.000 tagli in Europa entro il 2027


Data inizio: 20-11-2024 - Data Fine: 20-01-2025


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La Ford cancellerà 4 mila posti di lavoro in Europa entro la fine del 2027. La misura, comunicata oggi, rientra in un piano di ristrutturazione delle attività nel Vecchio continente “per creare una struttura più competitiva in termini di costi e per garantire la sostenibilità a lungo termine e crescita del proprio business in Europa”, si legge in una nota diffusa dalla Casa americana, nella quale sono annunciate anche, per il primo trimestre del 2025, “ulteriori giornate di lavoro a orario ridotto alla fabbrica di Colonia”, dove vengono prodotte la Explorer e la Capri. Quest'ultima iniziativa risponde a una domanda di veicoli elettrici “più bassa del previsto”, ha fatto sapere la Ford.

"Preoccupati per le passenger car". I tagli riguardano principalmente le attività in Germania (circa 2.900 posti di lavoro) e nel Regno Unito (circa 800). A questi se ne aggiungono 300 in altri mercati europei. Nel comunicato, la Ford si dice “particolarmente preoccupata per il business delle passenger car, dove l'azienda ha subito perdite significative negli ultimi anni, e il passaggio del settore ai veicoli elettrificati e alla nuova concorrenza è stato dirompente”. L'Ovale Blu - che in passato ha ridotto drasticamente la sua gamma europea di modelli, rinunciando alle varie Fiesta, Ecosport e Mondeo, e che si appresta a dire addio anche alla Focus nel 2025 - in Europa ha puntato quasi tutto sull'elettrico, stringendo un'alleanza industriale con la Volkswagen che ha portato alla nascita di modelli come la Explorer EV e la Capri, entrambe realizzati sulla piattaforma Meb del costruttore di Wolfsburg. Tale strategia, però, ha ridotto drasticamente le vendite in Europa, generando conti in rosso.

L'appello ai politici: "Servono incentivi e investimenti". Mentre è in corso una revisione dei piani, con il possibile ritorno di modelli endotermici capaci di garantire grandi volumi, la Ford è impegnata in un'operazione di taglio dei costi operativi. E potremmo essere solo all'inizio: secondo quanto riportato dalla Reuters, infatti, l'azienda non escluderebbe “ulteriori tagli” se le condizioni di mercato dovessero peggiorare. A tal proposito, la Casa lamenta l'assenza di adeguato sostegno politico all'elettrico: "Ciò che manca in Europa e in Germania è un'agenda politica chiara e inequivocabile per far progredire la mobilità elettrica” ha scritto John Lawler, direttore finanziario della Ford, in una lettera al governo tedesco. Mancano, continua Lawler, “investimenti pubblici in infrastrutture di ricarica, incentivi significativi per aiutare i consumatori nel passaggio a veicoli elettrificati, migliorando così la competitività in termini di costi per i costruttori, e una maggiore flessibilità nel raggiungimento degli obiettivi di conformità alle emissioni di CO2”.




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