Presto un centro di progettazione in Italia


Data inizio: 21-10-2024 - Data Fine: 21-12-2024


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Il gruppo Chery è in una fase attiva di negoziati per aprire un centro di progettazione in Italia: lo ha dichiarato Shawn Xu, amministratore delegato dei marchi Omoda e Jaecoo, nel corso di un incontro con la stampa italiana a margine della Global Innovation Week.

Shawn Xu, quali sono gli obiettivi di vendita in Italia e in Europa?
In Europa siamo partiti con la Omoda 5 in Spagna e abbiamo venduto 200 esemplari nel primo mese. Siamo soddisfatti anche a livello continentale, perché nella prima metà dell'anno siamo già a 3 mila unità. Un obiettivo realistico per il 2024 è di 5 mila unità. Per quello che riguarda il vostro Paese in particolare, nell'ultimo mese abbiamo venduto più di 500 unità e ora puntiamo a mille. Per il 2025, contiamo di aprire in Grecia e altri Paesi e di arrivare a 3 mila auto al mese, sia in Spagna, sia in Italia. Ci aiuterà anche l'arrivo, entro la metà dell'anno, della Jaecoo 7 plug-in.

Ci sono piani industriali per l'Italia?
Vogliamo essere molto forti in Europa: abbiamo già una fabbrica in Spagna e lì, a fine anno, avvieremo la produzione locale della Omoda 5. Per la versione elettrica cominceremo nel 2025, perché avremo bisogno di fare anche le batterie in Europa per evitare i dazi, ma gli impianti per le batterie richiedono tempi lunghi per essere allestiti. Di sicuro, quanto abbiamo fatto in Spagna non è abbastanza, quindi l'Italia è una delle candidate per una seconda fabbrica.

Sono vere le indiscrezioni su un centro di progettazione nel nostro Paese?
Sì, puntiamo ad aprirlo molto presto. Abbiamo piani per una sede con un numero significativo di addetti, circa un centinaio all'inizio, ma poi saranno molti di più: in Italia ci sono molte competenze ingegneristiche, ma anche e soprattutto nel campo del design. Siamo attualmente in una fase di trattative e posso confermare che tra le alternative è in considerazione l'area di Torino.

Farete un'auto più piccola per l'Europa?
Sì, sopo la Omoda 5 e la 7, introdurremo anche la 3.

Può darci qualche dettaglio sul progetto?
Si tratterà di una crossover più piccola e dal design più aggressivo rispetto alla 5, ispirato a quello dei mecha giapponesi. Sarà lunga circa 4,3 metri: non volevamo farla troppo piccola per non compromettere l'abitabilità, soprattutto posteriore. La offriremo sia come ibrida, sia come elettrica pura e la introdurremo sul mercato all'inizio del 2026.

Si è tornati a parlare di un vostro interessamento all'acquisizione di Maserati. C'è qualcosa di concreto?
Ho sentito qualcosa (ride, ndr), ma non posso commentare. Si tratta solo di rumor, al momento.

L'elettrico sembra arretrare in Europa. Quali sono le vostre previsioni?
Su elettrico e ibrido dobbiamo seguire la domanda del mercato: di sicuro, non possiamo fare soltanto modelli termici per via dei limiti alle emissioni, ma dobbiamo creare, con l'ibrido e l'ibrido plug-in, un'offerta bilanciata, soprattutto nei mercati dove l'infrastruttura elettrica non è particolarmente sviluppata.

Contate di aprire filiali in altri Paesi europei, come Francia e Germania?
L'obiettivo dei marchi Omoda e Jaecoo è di essere globali, anche perché abbiamo avuto successo sui primi mercati su cui abbiamo esordito. Inizialmente avevamo una strategia più aggressiva e volevamo aprire le nostre filiali in tutti i mercati europei nel 2024, ma poi abbiamo capito che ci vorrà più tempo. Cresceremo, ma non dobbiamo avere troppa fretta di farlo.




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