Chiusura ormai inevitabile per l'impianto di Bruxelles


Data inizio: 17-10-2024 - Data Fine: 17-12-2024


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La fabbrica dell'Audi a Bruxelles sembra destinata a un'inevitabile chiusura. Il rischio di uno stop definitivo, infatti, è notevolmente aumentato dopo le dichiarazioni di Gerd Walker, membro del consiglio di gestione della Casa di Ingolstadt con delega alla produzione e alla logistica: l'azienda ha raccolto ben 26 manifestazioni d'interesse tra potenziali investitori, ma nessuno ha proposto "un progetto fattibile e sostenibile" per salvaguardare l'impianto e gli oltre 3 mila posti di lavoro. Non è andata a buone fine neanche una ricerca interna al gruppo Volkswagen per individuare una futura assegnazione di prodotto o un'alternativa. 

Sfiducia tra i sindacati. Le parole di Walker hanno rafforzato i timori dei rappresentanti dei lavoratori. Per Ronny Liedts, del sindacato Acv-Csc, è " probabile che gli operai perdano il loro lavoro: l'unica cosa che la dirigenza vuole fare è chiudere l'impianto il più rapidamente possibile. Nessuna delle alternative funziona per loro", ha aggiunto il sindacalista. L'impianto di Bruxelles è in bilico da mesi, in particolare dopo lo stop alla produzione delle Q8 e-tron e Q8 Sportback e-tron, a causa della scarsa domanda.

Ancora tagli in Germania. Lo stabilimento belga non è il solo sito manifatturiero a pagare le conseguenze della crisi affrontata dall'industria automobilistica tedesca. La Zf, una delle principali realtà al mondo nella produzione di componentistica, ha quantificato in 1.800 le posizioni che dovranno essere soppresse entro la fine dell'anno presso la sede di Saarbrücken. Il taglio rientra nel più ampio programma di ristrutturazione presentato a luglio e caratterizzato dall'eliminazione di 14 mila posti di lavoro solo in Germania nei prossimi quattro anni. 




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